Il costruttivismo è un movimento di avanguardia artistica che si sviluppò in Russia a seguito della Rivoluzione del 1917, traendo origine dall’omonimo indirizzo filosofico, sviluppatosi in quegli anni in Germania, e che che considerava le teorie e i concetti scientifici come costruzioni linguistiche, riducibili a conoscenze certe ed elementari. Il costruttismo si manifestò nella musica, nella letteratura, nelle arte figurative, ed infine nel cinema.
Il costruttivismo rifiutava il concetto di arte come pura esperienza estetica, esaltandone invece gli scopi sociali. Per i costruttivisti russi l’arte doveva servire a costruire la nuova società e a promulgare gli ideali del Comunismo. In campo figurativo, il costruttivismo si espresse attraverso forme semplici e stilizzate che, abbandonando l’estetica realistica, cercavano di sintetizzare e tradurre visivamente idee e concetti di natura sociale o filosofica. Il costruttismo accolse anche elementi dal futurismo come dagli altri movimenti di avanguardia che si andavano sviluppando nel resto d’Europa.
Le teorie costruttiviste trovarono amplia applicazione nel cinema, per via del ruolo fondamentale che gli attribuiva nell’educare ed istruire le masse.
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