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Charlie Chaplin (Charles Spencer Chaplin n.1889, Walworth, Regno Unito – m. 1977, Corsier-sur-Vevey, Svizzera) è un attore e regista inglese. Nato da genitori musicisti, a causa della disastrata condizione familiare Charles inizia presto a esibirsi ed entra nel mondo del vaudeville che lo porterà da Londra alla California. Qui nel 1913 firma un contratto con la compagnia Keystone e proprio in questo periodo Chaplin darà vita al suo iconico personaggio, quello del vagabondo, soprannominato Charlot in Italia e in Francia-, che diventerà il simbolo del cinema comico muto mondiale. Charlot è un vagabondo vestito con una bombetta nera, uno smoking sgualcito, un bastone e due grandi scarpe calzate al contrario; i suoi abiti, benché malandati, sono quelli di un vero gentleman inglese. Egli è il non integrato, lo straniero alla ricerca dell’accettazione sociale; incarna l’aspirazione alla dignità di ogni essere umano. Così Chaplin spinge la comicità oltre il confine dello slapstick e la risata non risulta più fine a se stessa. Egli col passare del tempo scriverà, dirigerà, interpreterà, monterà, produrrà i suoi film e ne scriverà la musica: Chaplin sarà l’ uomo-cinema, nonostante il suo stile di regia sia il meno cinematografico di tutti, perché non mette al centro dell’universo filmico la regia o il montaggio, bensì l’attore. Pur lavorando stabilmente negli Stati Uniti, Chaplin non chiederà mai di divenire cittadino americano e sosterrà pubblicamente la lotta russa contro le forze naziste: tutto questo gli creerà grandi problemi, sfociati in un’indagine che lo vedrà accusato di promuovere, nei suoi film, atti di propaganda comunista e che, nel 1952, non gli permetterà di rientrare in America, costringendolo a stabilirsi in Svizzera.

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